informative

Qualità ottica e visiva delle vetrate


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Premessa

ASSOVETRO - Associazione Nazionale degli lndustriali del Vetro, nella persona del Presidente Gianpaolo CACCINI

e

FEDERLEGNO-ARREDO, Federazione italiana delle industrie del legno, del sughero, del mobile e dell'arredamento

EDILEGNO-ARREDO- Associazione nazionale fabbricanti prodotti per l'edilizia e l'arredo urbano, nella persona del Presidente Rosario MESSINA


- visto l'interesse comune a dare un contributo di maggior chiarezza e essenzialità nella regolamentazione dei rapporti di fornitura tra gli associati dell'una e gli associati dell'altra;

- considerate che per tale scopo non intendono mettere in discussions i metodi gia in uso ed i metodi indicati dalle norme tecniche di settore, rna rivedere i criteri di applicazione di tali metodi, come fino ad oggi utilizzati nei diversi rapporti contrattuali tra i singoli associati interessati;

- ritenuto, a maggior ragione, che le norme tecniche del settore non sempre hanno avuto riscontro ed applicazione uniforme, non escluso per le difficolta dei produttori finali di vetrate di applicare ai rapporti di fornitura con i serramentisti i criteri di qualita ottica e visiva, indicati nella Norma UNI EN 572 (parti da 2 a 6 e 8) applicata aile lastre di grandi dimensioni;

- vista l'esigenza di definire i rapporti tra gli operatori del prodotto trasformato;

- preso atto che in ambito europeo sussistono gia linee guida, in Germania ed Austria come criteria di regolamentazione dei rapporti commerciali;

- preso atto che quali soggetti associativi, entrambi sottoscriventi, in ragione e per effetto di quanto sopra, hanno rilevato al proprio interne un'esigenza pressante del settore per una informazione adeguata ed univoca, anche in via preventiva, sulla quale orientare poi i singoli rapporti commerciali;

- considerate che a tal fine hanno ritenuto strumento utile e opportune Ia definizione e Ia fissazione convenzionale di limiti di accettazione e tollerabilità della qualità ottica e visiva delle lastre di vetro presenti nel prodotto finito;

- su proposta congiunta

  • deliberano e approvano il presente disciplinare perché i rispettivi associati possano fare ricorso per i loro rapporti ai criteri qui reciprocamente riconosciuti e accettati al fine di addivenire alla auspicata uniformità di applicazione ed evitare di aprire posizioni controverse di principia per un metodo comune ma diversamente applicate;
  • convengono e riconoscono che i criteri di applicazione qui presi in esame possano risultare difformi dalle norme di prodotto, accogliendo il presente disciplinare linee guida, prescrizioni e limiti anche piu selettivi di quelle norme;

  • precisano
    • che il presente disciplinare e rivolto come ambito di applicazione al vetro, come prodotto in misura fissa, destinate all'uso nell'edilizia, fermo restando che ogni rapporto contrattuale, per scelta espressa delle parti interessate, puc ben prevedere una diversa e particolare regolamentazione;
    • che non sempre e non necessariamente i motivi di accettazione e tollerabilita qui indicati e reciprocamente riconosciuti dalle parti sottoscriventi debbano qualificarsi difetto, ancorche tal/erato.

1. Ambito di applicazione

II presente documento si applica per Ia valutazione della qualita visiva delle vetrate isolanti e del vetro destinati all'impiego in edilizia.

La valutazione si basa sui principi di verifica che seguono, tenendo canto delle tolleranze ammesse nella Tabella 1, riportata nel Paragrafo 3.

La valutazione riguarda Ia zona a vista del vetro montato (zona V + zona P). Vetrate composte da vetri coatizzati, vetri colorati, vetri con depositi non trasparenti e rispettivamente vetri stratificati o trattati termicamente (vetri temprati, vetri induriti) sono da valutare secondo le indicazioni della Tabella 1, riportata nel Paragrafo 3.

II presente documento si applica solo parzialmente aile "realizzazioni speciali", come per esempio vetrate con elementi inseriti nell'intercapedine o nella laminazione, vetrate con vetri stampati, vetrate con vetri antieffrazione, o vetrate con vetri tagliafuoco. Questi prodotti vetrari sono da valutarsi in funzione dei materiali usati, del processo di produzione e delle indicazioni fornite dal produttore.

II presente documento non si applica per Ia valutazione della qualita visiva della lavorazione dei bordi dei prodotti vetrari. Per i vetri non interamente intelaiati non si applica il criteria di valutazione della battuta relativamente ai bordi non intelaiati. AI momenta dell'ordine deve essere indicate il tipo di utilizzo previsto perle vetrate.

Per l'osservazione di vetri in facciata dal lata esterno saranno concordate tra le parti condizioni particolari.

2. Esame

In generale Ia vetrata va esaminata in trasparenza, cio vuol dire che e decisive osservare lo sfondo e non Ia superficie. All'esame si deve procedere senza che le porzioni oggetto di eventuale contestazione siano appositamente evidenziate sulla superficie vetrata.

L'esame delle vetrate, ai fini delle tolleranze indicate nella Tabella 1 di cui al Paragrafo 3, deve essere eseguito da una distanza di almena 1 metro, osservando solo dall'interno verso l'esterno, in posizione eretta e frontale (ortogonale) rispetto alia superficie vetrata. L'esame deve avvenire in condizioni di luce naturale diffusa (come ad esempio cielo coperto) senza irraggiamento diretto del sole o illuminazione artificiale. Le vetrazioni all'interno dei locali (vetrazioni interne) devono essere esaminate con un'illuminazione diffusa ed in posizione eretta e frontale.


3. Tolleranze riguardanti Ia qualita visiva del vetro e delle vetrate isolanti destinati all'uso nell'edilizia

Le tolleranze riportate nella seguente Tabella si intendono riferite al vetro, sia coatizzato che non coatizzato, di tipo float, temprato, indurito, stratificato, stratificato di sicurezza e alia vetrata isolante, con gli stessi composta, osservati secondo il criteria d'esame indicate al Punto 2.

Eventuali inclusioni, belle, punti, macchie di dimensioni minori o uguali a 0,5 mm non sono da considerarsi difetti.

La concentrazione locale di eventuali inclusioni, belle, punti, macchie, residui puntiformi e residui superficiali, ecc. e ammessa se non provoca disturbo visivo e comunque non superi i 3mm.

Tab. 1 - Tolleranze delle vetrate isolanti composte da vetri monolitici non temprati

Zona

Difetti ammissibili per unita

B

Difetti superficiali sui lato esterno della zona di battuta (comunemente definiti "conchiglie", residui di scaglie) che non pregiudichino Ia resistenza del vetroe che non si estendano oltre Ia zona di sLgillatura Qerimetrale

Conchiglie sui latointerne della zona dibattuta, senza schegge mobili, riempite dal materiale di sigillatura

Residui, puntiformi e superficiali e graffi - senza limiti

P

lnclusioni, bolle, punti,macchie, ecc.

Superficie Iastra (m2)

Unità ammissibili

≤ 1

max. 4 unità, di cui non piu di 2 unita sullo stessolato perimetrale, ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

> 1 e s 2,5

max. 5 unità ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

> 2,5 e ≤ 4

max. 6 unità ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 3 mm

>4

max 1 unità ognimetro lineare di perimetro

Residui puntiformi nell'intercapedine di vetrate isolanti

Superficie Iastra (m2)

Unità ammissibili

≤ 1

max. 4 unità, di cui non piu di 2 unita sullo stessolato perimetrale, ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

> 1 e ≤ 2,5

max. 5 unità ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

> 2,5 e ≤ 4

max. 6 unità ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 3 mm,

>4

max 1 unità ogni metro lineare di perimetro

Residui superficiali (macchie) nell'intercapedine di colore bianco-grigiastro trasparente

Superficie Iastra (m2)

Unità ammissibili

≤ 1

max. 1 unità ≤ 3 cm2

> 1 e s 2,5

max. 2 unità ≤ 3 cm2

> 2,5 e s 4

max. 3 unità ≤ 3 cm2

>4

max 5 unità ≤ 3 cm2

Graffi

Superficie Iastra (m2)

Unita ammissibili

≤ 1

somma dellalunghezza dei singoli graffi max. 60 mm - lunghezza singolo graffio max. 30 mm

> 1 e ≤ 2,5

somma dellalunghezza dei singoli graffi max. 90 mm - lunghezza singolo graffio max. 30 mm

> 2,5 e ≤ 4

somma dellalunghezza dei singoli graffi max. 120 mm - lunghezza singolo graffio max.30 mm

>4

max 160 mm comesomma e max 30 mm comesingolo graffio

Graffi capillari

Ammessi se non concentrati da apparire all'esame visivo come macchie

V

lnclusioni,bolle, difetti puntiformi, macchie ecc.

Superficie Iastra

{m2)

Unita ammissibili

≤ 1

max. 2 unita, ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

> 1 e ≤ 2,5

max. 3 unita ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

> 2,5 e ≤ 4

max. 5 unita ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

>4

si applica il parametro precedente con incremento di max 1 unita ogni ulteriore m2 , ciascuna ≥ 0,5 mm e ≤ 2 mm

Graffi

Superficie Iastra {m2)

Unità ammissibili

≤ 1

somma della lunghezza dei singoli graffi max. 30 mm - lunghezza singolo graffio max. 15 mm

> 1 e ≤ 2,5

somma della lunghezza dei singoli graffi max. 45 mm - lunghezza singolo graffio max. 15 mm

> 2,5 e ≤ 4

somma della lunghezza dei singoli

graffi max. 60 mm - lunghezza singolo graffio max.15 mm

>4

si applica il parametro precedente con incremento di ulteriori 20 mm come somma delle lunghezze dei singoli graffi per ogni ulteriore m2 - lunghezza singolo graffio max 15 mm

Graffi capillari

ammessi se non concentrati da apparire all'esame visivo come macchie

P+V

La valutazione delle zone P e V non deve essere effettuata in sommatoria dei valori delle singole zone. II numero complessivo di difetti ammessi nelle zone P+V non deve superare il numero massimo ammesso per Ia zona P.
lnclusioni, bolle, difetti puntiformi, macchie, ecc. di dimensioni comprese tra 0,5 mm e 1 mm sono consentiti oltre il limite impasto dal capoverso precedente, eccetto nel caso in cui siano presenti in concentrazioni elevate. Per concentrazioni elevate si intende Ia presenza di almena 4 unita tra inclusioni, bolle, difetti puntiformi, macchie, ecc. concentrati in un'area il cui diametro sia inferiore o uguale a 20 cm.


Vetrate isolanti multiple

Per Ia vetrata isolante tripla le tolleranze di cui alia Tabella 1 aumentano del 50%.
Per Ia vetrata isolante quadrupia le tolleranze di cui alia Tabella 1 aumentano del 100%.

Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza

Fermo restando quanta previsto dalla norma UNI EN 12543-6, che qui si richiama, si precisa e si integra quanta segue:

-con riferimento alia Tabella 1 di cui sopra le tolleranze delle zone P e V, relativamente al numero massimo di unita, vengono aumentate del 50% per ogni unita di vetro stratificato

-negli accoppiati con resina possono verificarsi delle ondulazioni riconducibili ai processi produttivi.

Vetro temprato e vetro indurito, cosi come vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza composto da vetro temprato o vetro indurito

L'ondulazione localizzata sulla superficie del vetro (ad eccezione del vetro temprato o indurito con vetro stampato) non puo superare 0.5 mm su una lunghezza misurata di 300 mm.
L'incurvamento relative alia lunghezza complessiva del bordo del vetro, eccetto per i vetri stampati induriti o temprati, non puo essere maggiore di 3 mm per ogni 1000 mm di lunghezza del bordo vetro.
Tolleranze inferiori su ondulazioni devono essere concordate.
Per forme quadrate o quasi quadrate delle vetrate (fino a 1 + 1,5), cosi come per singole vetrate monolitiche di spessore nominale < 6 mm, possono verificarsi ondulazioni più accentuate.
Per vetri stratificati e stratificati di sicurezza realizzati con vetri temprati le tolleranze indicate al presente paragrafo devono essere aumentate del 50%.


figura 1

Fig. 1


Zona di battuta (B):
Larghezza 18mm (ad eccezione di danneggiamenti meccanici dei bordi, nessuna restrizione)

Zona bordo (P-perimetrale}:
Superficie 10% dell'altezza e della larghezza del vetro in luce (valutazione meno severa)
Nel caso di vetrate con superficie >4m2, superficie 15% dell'altezza e della lunghezza del vetro in luce

Zona principale (V di visione):
(valutazione molto severa)

3.1 Sigillatura perimetrale della vetrata isolante

II materiale sigillante della vetrata isolante puc sbordare al massimo di 2 mm, oltre il giunto perimetrale (G), all'interno dell'intercapedine e sulla Iastra di vetro. II giunto (secondo Figura 2) può essere al massimo di 18 mm se Ia vetrata e inferiors a 6 m2(ad eccezione di composizioni speciali, così come composizioni che richiedono particolari calcoli statici).
Le tolleranze ammesse relative all'allineamento del/dei distanziatore/i rispetto al bordo del vetro o ad altri distanziatori si possono ricavare dalla seguente Tabella 2.


Tab.2

Materiale del distanziatore

Lunghezza bordo minore o uguale a 2m

Lunghezza bordo > 2m

alluminio e acciaio

3mm

3mm + 1mm ogni ulteriore metro

al max. 5mm

acciaio inox con spessore 0,2mm

3mm

3mm + 1mm ogni ulteriore metro

al max. 5mm

acciaio inox con spessore < 0,2mm

4mm

4mm + 1,5mm ogni ulteriore metro

al max. 6mm

materiale plastico

4mm

4mm + 1,5mm ogni ulteriore metro

al max. 6mm

Fig. 2- Vista e sezione del giunto perimetrale


figura_2_qualita_visiva.PNG


4. Trasporto di vetrate di superficie > 4 m2

Durante il trasporto di vetri di grandi superfici possono verificarsi delle flessioni sulle singole lastre che potrebbero quindi toccarsi. In presenza di intercapedini con spessore compreso tra 8 e 12 mm, le superfici interne dei vetri possono entrare in contatto sia per motivi di carattere fisico (ad esempio, carichi climatici) sia per le condizioni di trasporto e movimentazione. lntercapedini di tali spessori sono sconsigliate poiché si possono verificare lesioni al coating bassoemissivo e/o al vetro interne nel punto di contatto.
Si suggerisce quindi di utilizzare intercapedini comunque non inferiori a 12 mm


5. indicazioni aggiuntive

Le presenti indicazioni fungono da criteri aggiuntivi di valutazione, oltre a quelli riportati nel

Paragrafo 3, della qualità visiva del vetro destinate all'impiego in edilizia.

Nel giudicare una vetrata in opera si presuppone che, oltre a valutarne Ia qualità visiva, si tenga conto anche della possibile incidenza degli ulteriori elementi inseriti e della conformità del prodotto nel suo insieme alle caratteristiche funzionali.

I valori prestazionali dei prodotti vetrari, come per esempio l'abbattimento acustico, l'isolamento termico e i valori di trasmissione luminosa ecc., che vengono indicati con riferimento alle funzioni, si riferiscono a campioni testati secondo le normative in essere.

Nell'ipotesi di diverse dimensioni e combinazioni delle lastre, come pure diverse tipologie di installazione e fattori esterni, possono variare i valori specificati e l'aspetto visivo.

Data l'ampia gamma di prodotti vetrari di diverse tipologie e caratteristiche, i dati riportati nella Tabella 1 di cui al Paragrafo 3 non possono essere applicati senza considerare le peculiarità specifiche del prodotto, Ia destinazione d'uso e le modalità di installazione. In alcune circostanze e necessaria effettuare una valutazione separata che tenga conto di quanto sopra.

5.1 Caratteristiche visive dei prodotti vetrari

5.1.1 Colore intrinseco

Tutti i materiali utilizzati per le vetrate hanno un colore intrinseco determinate dalle materie prime che li compongono, colore che diventa più evidente con l'aumentare dello spessore delle lastre. In caso di impiego di vetro coatizzato, si tenga presente che anch'esso presenta un proprio colore intrinseco, che puc essere percepito in modo differente a seconda che venga osservato in trasparenza o in riflessione. Possono verificarsi differenze di colore dovute al contenuto di ossido di ferro del vetro, al processo di coatizzazione, al coating stesso, come a variazioni nello spessore del vetro e alla composizione della vetrata; tali variazioni sono connaturali a questa tipologia di vetrazione.

5.1.2 Differenza di colore nel coating

Una valutazione oggettiva della differenza di colore relativa a coating trasparenti e non trasparenti richiede una misurazione attraverso l'esame della differenza di colore che deve essere eseguito in base a condizioni precise da stabilirsi in maniera preventiva (tipologia di vetro, colore, tipo di luce). II presente documento non si applica per tale valutazione.

5.1.3 Vetrate isolanti con profili decorativi interni

A seguito di influenze climatiche o sollecitazioni causate anche manualmente, i profili decorativi possono occasionalmente vibrare all'interno dell'intercapedine, generando rumore, fenomeno che non e da considerare difetto.

Segni di incisione da taglio e/o leggeri distacchi della vernice sono da considerarsi normali poiche determinati dal processo di produzione e pertanto non sono da considerarsi difetti.

Scostamenti dall'angolo retto nella ripartizione degli inserti decorativi sono da considerarsi sulla base delle tolleranze di produzione e di assemblaggio in relazione all'aspetto complessivo della vetrata.

Variazioni di temperatura possono determinare dilatazioni o contrazioni dei profili decorativi all'interno dell'intercapedine.

La percezione del colore dei profili decorativi puc essere influenzata dal colore del vetro e del coating.

5.1.4 Sigillatura perimetrale di vetrate isolanti

Se per motivi di montaggio Ia sigillatura perimetrale della vetrata isolante in uno o più punti non venisse coperta dal telaio e possibile che nella zona della sigillatura perimetrale si vedano segni residui dovuti al processo di produzione che non costituiscono difetto.

5.1.5 Aspetto delle superfici esterne

Se dopo il montaggio sopravvengono danni chimici o meccanici sulla superficie esterna della vetrata e necessaria chiarirne Ia causa. Tali contestazioni possono essere valutate in base ai criteri riportati nel Paragrafo 3

Si applicano inoltre le seguenti normative e linee guida:

    • UNI 6534 del 1974 "Vetrazioni in opere edilizie, progettazione materiali e posa in opera"
    • Normative di prodotto per i prodotti vetrari considerati, nonché le indicazioni tecniche, le prescrizioni di montaggio e le istruzioni per l'uso e Ia manutenzione fornite dal produttore.

5.1.6 Aspetto dell'intercapedine

L'intercapedine della vetrata isolante non deve presentare impurità rilevanti.
Tracce di impurità fino a 2 mm o puntiformi, cosi come irregolarità superficiali del coating fino a un diametro massimo di 0,6 mm, non sono da considerarsi rilevanti.

Nell'intercapedine inoltre possono essere presenti esigue quantità di sali disidratanti dovute al processo produttivo.

II canalino può essere tagliato e giuntato con angolari o piegato.
Nel caso di canaline piegato, Ia curvatura o lo schiacciamento, derivanti da lavorazioni meccaniche automatiche, costituiscono caratteristica performante e non difetto.
Su ogni vetrata possono essere presenti giunzioni, le quali, sia angolari che sui lati, sono tipiche del processo produttivo e non costituiscono difettosità.

5.1.7 Caratteristiche fisiche

Dalla valutazione della qualita v1s1va sono esclusi una serie di fenomeni fisici inevitabili che possono essere osservati sulla superficie luce del vetro, come per esempio:

    • fenomeni di interferenza
    • effetti tipici delle vetrate multiple anisotropie
    • condensa sulla superficie esterna della vetrata
    • "wettability" della superficie del vetro

5.2 Fenomeni particolari e criteri di accettazione

5.2.1 Fenomeni di interferenza: frange di Brewster (come da norma UNI EN1279-1)

Quando le superfici delle lastre di vetro sono parallele in modo quasi perfetto e Ia qualità della superficie e alta, il vetro isolante evidenzia colori di interferenza. Questi consistono in righe di colore variabile come conseguenza della scomposizione delle spettro della luce. Se Ia fonte di luce e il sole, i colori variano dal rosso al blu.
Questo fenomeno non e un difetto, e intrinseco alia costruzione della vetrata isolante.

5.2.2 Effetti tipici delle vetrate multiple (come da norma UNI EN 1279-1)

Le variazioni di temperature delle spazio riempito con aria e/o gas e le variazioni della pressione barometrica dell'atmosfera e l'altitudine fanno contrarre o espandere I'aria e/o il gas nell'intercapedine e, di conseguenza, si verificano flessioni della Iastra di vetro che provocano Ia distorsione delle immagini riflesse. Queste flessioni, che non possono essere eliminate, mostrano variazioni in funzione delle condizioni climatiche e possibili fenomeni di distorsione ottica. La portata dipende in parte dalla resistenza a flessione e dalle dimensioni delle lastre di vetro e anche dalla larghezza dell'intercapedine. Dimensioni piccole, vetri spessi e/o intercapedini piccole riducono tali flessioni in maniera significativa.
AI momento dell'ordine della vetrata isolante e opportune verificare l'altitudine del luogo di installazione della vetrata stessa ed eventualmente prevedere i dovuti accorgimenti tecnici.

In corrispondenza delle superfici delle vetrate inoltre possono verificarsi riflessi multipli con vari gradi di intensita; tali riflessi risultano particolarmente evidenti nel case in cui lo sfondo visibile attraverso Ia vetrata sia scuro (effetto "specchio") o le lastre siano coatizzate. Si tratta di una conseguenza di natura fisica e pertanto non rappresenta un difetto.

5.2.3 Anelli di Newton (come da norma UNI EN 1279-1)

La vetrata isolante deve essere composta da elementi di adeguato spessore ed intercapedine, al fine di evitare che le lastre stesse possano venire a contatto o quasi contatto, generando l'effetto ottico degli anelli di Newton.
Tale effetto ottico si manifesta con una serie di anelli colorati concentrici, con il centro nel punto di contatto/quasi contatto delle due lastre. Gli anelli sono approssimativamente circolari o ellittici.
Si tratta di effetto non accettabile, pertanto rappresenta un difetto.

5.2.4 Anisotropia (iridescenza) (come da norma UNI EN 12150-1)

II processo di indurimento termico (tempra termica) produce zone diversamente tensionate nella sezione trasversale del vetro. Queste zone tensionate producono un effetto birifrangente nel vetro, visibile alla luce polarizzata. Quando si guarda il vetro di silicate sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente alia luce polarizzata, le zone tensionate appaiono come zone colorate, talvolta note come "macchie di leopardo".
Nella normale luce diurna si ha luce polarizzata. L'entità di luce polarizzata dipende dalle condizioni atmosferiche e dall'angolazione del sole. L'effetto birifrangente e più evidente se visto con forte angolazione oppure attraverso lenti polarizzate.
Si tratta di un fenomeno dovuto al processo di produzione (tempra termica) e pertanto non costituisce difetto.

5.2.5 Formazione di condensa sulle superfici esterne delle lastre (come da norma UNI EN 1279-1)

La condensa superficiale esterna sulle vetrate isolanti può verificarsi sia verso l'interno sia verso l'esterno dell'edificio. Quando e all'interno dell'edificio, e dovuta principalmente a un'alta percentuale di umidità relativa nell'ambiente confinato, associate a una bassa temperatura esterna. Le vetrate installate in cucine, bagni e altri locali soggetti a innalzamenti di umidità relativa possono subire tale fenomeno. Quando appare all'esterno dell'edificio, Ia condensazione e dovuta principalmente alla perdita di calore notturno della superficie esterna del vetro per effetto della cessione radiativa infrarossa in condizioni di cielo sereno, associata ad alta umidità, una senza pioggia, nell'atmosfera esterna.
Si tratta di fenomeni dovuti alle condizioni atmosferiche non riferibili alla qualità delle vetrate.

5.2.6 "Wettability" delle superfici in vetro

Quando le superfici esterne della vetrata sono interessate da condensa, pioggia o acqua per Ia pulizia possono emergere tracce o impronte, riconducibili ad esempio a rulli, impronte digitali, etichette, grana di carta, ventose, residui di sigillanti, sostanze lucidanti, lubrificanti o smog o altri fattori ambientali.

Si tratta di un fenomeno accettabile se transitorio, cioè limitate alla permanenza delle condizioni di condensa, pioggia o acqua per Ia pulizia. Qualora il fenomeno dovesse persistere allora rappresenta difetto.

6. Tracciabilità del prodotto

Fatto salvo quanto previsto dalle norme in tema di marcatura CE, indici di identificazione e di tracciabilità sono ammessi all'interno del distanziatore o sulla superficie esterna della vetrata, in posizione decentrata.

7. Pulizia e conservazione

La pulizia delle vetrate deve essere eseguita utilizzando acqua a temperatura ambiente e prodotti detergenti neutri, idonei e non abrasivi.


8. lnformazioni per il mercato

Le Associazioni sottoscriventi si impegnano affinché le linee guida del presente disciplinare vengano adottate dai rispettivi associati e perché i relativi contenuti sulla qualità ottica e visiva siano oggetto di chiara e precisa informazione nei rapporti con il cliente finale.

Le aziende vetrarie che adottano un marchio volontario di qualità, come il Marchio UNI o similare, sui prodotto sono sottoposte al controllo da parte di enti esterni nelle verifiche previste dal sistema e Ia durabilità dell'elemento vetrario e assicurata nel tempo, in conformità alia norma di prodotto di riferimento.

GLOSSARIO

Bolle

solitamente belle di aria che possono essere nel vetro o nell'intercalare

Conchiglie

screpolature che corrono all'interno del

vetro e assumono Ia forma semicircolare, tipo conchiglia

Difetti puntiformi

disturbo puntuale della trasparenza visiva

quando si osserva attraverso il vetro e della riflessione visiva quando si guarda il vetro

Graffi

vari segni di tipo lineare, Ia cui visibilità dipende da lunghezza, profondità, larghezza, posizione e disposizione

Graffi capillari

vari segni di tipo lineare molto sottili

lnclusioni

impurità derivanti dal processo di fusione

Macchie

accumulo di difetti molto piccoli che danno l'impressione della macchia

Residui

impurità superficiali provenienti dalla lavorazione

Vetrata isolante

insieme costituito da almeno due lastre di

vetro, separate da uno o più distanziatori, sigillato lungo il perimetro, meccanicamente stabile e durevole



Milano, 26 gennaio 2009



ASSOVETRO

Associazione Nazionale degli lndustriali del Vetro

Via Barberini, 67 - 00187 Roma

Tel +39064871130
Fax +39 0642011162

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FEDERLEGNO-ARREDO

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del mobile e dell'arredamento

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